Testata

RU→UKR/NNN – Elezioni in Georgia




Dettaglio del titolo dell'ANSA del 27 ottobre [1]. A scrutinio ultimato, la percentuale di voti guadagnata dal partito di governo Sogno Georgiano si è attestata al 53,92% [4].



Notizie, e Qualche numero

di Marco Poli


Premessa.
Consiglio la visione del video di Andrea Lombardi trasmesso dal vivo stamattina [1]: è un'ottima sintesi di molti argomenti dell'ennesimo buridone che è in ebollizione e potrebbe scoppiare nel Caucaso.

Per chiarire la posizione dichiarata dal discusso – anzi, messo alla berlina dai passaveline occidentali detti impropriamente ''giornalisti'' e ''politici'' – partito politico Sogno Georgiano, appunto un'intervista esclusiva rilasciata dal sindaco della capitale Tbilisi, Kakha Kaladze – sì, proprio l'ex-terzino della squadra calcistica del Milan che, dopo una carriera sportiva con eccellenti risultati ( scudetti, Champions League ... ), ha intrapreso la carriera politica nella sua Patria – al quotidiano dei Padroni italiani, che vi consiglio di leggere per intero :


Il sindaco di Tbilisi: «La Georgia vuole un’Europa senza padroni. Nessun passo filo-russo»

Kakha Kaladze, sindaco di Tbilisi dal 2017, ha guidato da segretario generale Sogno georgiano nel percorso elettorale

[2]


1

L'esito delle elezioni parlamentari nella repubblica caucasica della Georgia è stato netto :


Georgia: commissione, partito di governo ha vinto elezioni

Filorusso 'Sogno georgiano' supera il 54% dei consensi

[3]


Al momento in cui scrivo, queste sono le percentuali totalizzate dalle principali coalizioni in corsa [4]:


#
coalizione
leader
%
seggi
1
Sogno Georgiano
Irakli Kobakhidze
53,92%
89
2
Coalizione per il Cambiamento
vari
11,04%
19
3
Unità-Movimento Nazionale
Tina Bokuchava
10,16%
16
4
Georgia Forte
Mamuka Khazaradze
8,81%
14
5
Gakharia per la Georgia
Giorgi Gakharia
7,77%
12


Pertanto, Sogno Georgiano ha totalizzato un vantaggio di quasi il 42% sulla seconda coalizione. Accorpando l'opposizione, si ottengono queste grandezze :


#
coalizione
leader
%
seggi
% seggi
1
Sogno Georgiano
Irakli Kobakhidze
53,92%
89
59,3%
2
altre coalizioni
vari
37,78%
61
40,7%


1.1

Il neo-premier Irakli Kobakhidze ha subito dichiarato che l'ingresso nella UE rimane una priorità dell'antico Paese caucasico :


Georgia: premier, l'integrazione in Ue resta una priorità

Kobakhidze: 'Mi aspetto di riallacciare le relazioni'

[5]


2

Senza arrivare alla Guerra dei Cinque giorni tra Georgia e Russia ( 2008; detta anche Seconda guerra in Ossezia del Sud ), annoto un paio di antefatti dell'attuale acme.

2.1

Nel marzo 2022 la Georgia aveva presentato la domanda per la candidatura a Paese membro dell’Unione Europea, insieme ad Ucraina e Moldavia, ma la mancata partecipazione alla campagna sanzionatoria contro la Federazione Russa aveva congelato i rapporti tra la cosca unionista e il governo di Tbilisi guidato da Irakli Garibashvili del partito Sogno Georgiano - Georgia Democratica, accusato di essere ''filo-russo'' { [6]...[7]... }.

Come puntualizzato pragmaticamente dalla testata tedesca Die Welt [8], la Georgia ha un importante interscambio economico con la Russia, che consta tra le varie voci, di export del vino ( molto apprezzato dai russi ) e di specialità alimentari, e di turismo russo in entrata.
Certamente, non si può razionalmente biasimare il governo georgiano per l'intenzione di non troncare i rapporti commerciali con Mosca, mentre quelli diplomatici sono ancora interrotti dalla guerra di 16 anni fa che si concluse con l'indipendenza de facto di Abkhazija ( Республика Абхазия ) e Ossezia del Sud ( Южная Осетия ).
La reazione degli euro-burocrati è stata il congelamento della procedura di candidatura, sommato a pressioni simili a minacce malavitose a proposito del transito aereo delle compagnie aeree russe ch'è ancora permesso sul territorio georgiano [9] ed altro.

2.2

Già nel marzo del 2023, la cosiddetta ''legge sugli agenti stranieri'' promossa dal governo ed approvata in prima lettura dal Parlamento legalmente eletto era stata contestata dall'UE e da alcune migliaia di manifestanti scesi in piazza a comando [10], e, dopo un paio di giorni, Sogno Georgiano ne aveva annunciato il ritiro nell'evidente timore di una maidanizzazione della situazione interna [11].

Nel maggio di quest'anno, la vicenda sembra essere arrivata finalmente alla conclusione : dopo l'approvazione in terza lettura parlamentare, gli agenti stranieri – tra i quali la schifosa Unione Europea nella figura della Presidente Roberta Metsola ( da Malta, arcipelago mediterraneo nella sfera anglosassone che la X MAS e la Regia Marina non riuscirono a conquistare )[12][13] – avevano aizzato nuovamente parte della popolazione contro il Governo legittimamente in carica [14].
Il ministro degli esteri dell'UE, Josep Borrell, agendo l'ennesima sfacciata intromissione nelle faccende interne di uno Stato sovrano, condannò l'approvazione della legge e ne chiese il ritiro [15].

E' stata l'ennesima illustrazione cangiante di cos'è la ''democrazia occidentale'' : tu sei libero di fare ciò che vuoi solo a chiacchiere, ma nel concreto sei libero di fare solo ciò che voglio io, sennò userò ogni strumento lecito ed illecito per eliminarti.
Allego che negli ultimi decenni le multinazionali occidentali si sono prodigate di risolvere il problema all'origine, travolgendo i popolani con un flusso mediatico ininterrotto, volto a restringere le capacità mentali dei singoli fino a quella di un animale della fattoria e, soprattutto, la capacità di ragionare con la propria testa. Operazione riuscita in pieno, a giudicare il comportamento della maggioranza bovina nel biennio di pandemia bio-mediatica.
Anche prima, a essere onesti, la plebe non brillava. Ma, almeno, c'erano due grandi ideologie a confronto la cui distanza determinava lo spazio per la dialettica politica, pertanto il menu constava di più di una singola voce obbligata con l'ipnosi, e, nel caso non basti, con la bruta forza cioè con la repressione ''democratica''.

2.2.1

Per chiamare ''filo-russa'' quella legge, bisogna essere distratti fino all'ignoranza e/o in malafede : infatti non è una legge che impedisce gli investimenti stranieri nelle ONG, think tank, mass-media ... e altri settori dell'economia e della vita sociale dei cittadini georgiani, ma obbliga i soggetti beneficiari a dichiarare le cifre pattuite dall'estero e da CHI.
E la Federazione Russa non è stata il primo Paese a legiferare un simile provvedimento.
Toh.
Nel 1938, gli Stati Uniti d'America promulgarono la FARA ( Foreign Agents Registration Act )[16].
Cito dal sito ufficiale :


trad.

Informazioni

Il Foreign Agents Registration Act (FARA) è stato promulgato nel 1938. Il FARA richiede a determinati agenti di mandanti stranieri che sono impegnati in attività politiche o altre attività specificate dallo statuto di rendere pubblica periodicamente la loro relazione con il mandante straniero, nonché le attività, le entrate e le uscite a sostegno di tali attività. La divulgazione delle informazioni richieste facilita la valutazione da parte del governo e del popolo americano delle attività di tali persone alla luce della loro funzione di agenti stranieri. L'unità FARA della Counterintelligence and Export Control Section (CES) nella National Security Division (NSD) è responsabile dell'amministrazione e dell'applicazione del FARA.

[17]


Pertanto, la legge andrebbe chiamata ''legge americana'' o più esattamente ''legge statunitense''.
Chiaro ?

Lo Strappo




Pubblicità della nuova rivista di critica controinformativa [6].


Carta

di Marco Poli


Già da giorni è disponibile ''Lo Strappo'' [1] a 5,00 €, una rivista tascabile di controinformazione firmata da Matteo Brandi e Riccardo Paccosi [2][3][4] nonché da parecchie teste pensanti della rete social.
E' disponibile nello store del sito Money[punto]it [5] oppure ordinabile presso le librerie.

1

Riproduco il post di lancio di Riccardo [6]:


E' giunto il momento de... lo strappo!

Ladies & Gentlemen, con molto piacere vi annuncio la nascita de LoStrappo, una nuova rivista davvero fuori dagli schemi. Il formato infatti è piccolissimo, solo 9x14 centimetri. LoStrappo non ingombra come una rivista classica o un giornale ed entra persino in tasca.
Su LoStrappo troverete articoli brevi ed efficaci sull'attualità, dalla geopolitica alla cultura. Ogni pagina racchiude un singolo argomento e può essere anche staccata.
La progettazione è partita da un'idea iniziale di Matteo Brandi e poi dai contributi miei, di Gilberto Trombetta, di Ludovico Vicino e di Raphael Raduzzi.
Troverete brevi interventi di figure molto seguite come Pierlugi Fagan o Elisabetta Frezza, nonché di tanti amici dotati d'indipendenza di pensiero come Matteo Luca Andriola, Massimiliano Wieder Paniz Peroni, Eduardo Zarelli, Gavino Piga e altri ancora.
Questo numero di lancio è dedicato in ampia parte alle imminenti elezioni americane.
Potete già acquistarlo sullo store di Money.it [ ... ] oppure averlo in omaggio abbonandovi a Money Premium.
A brevissimo sarà ordinabile in libreria. Tutte le info, comunque, le trovate su www.lostrappo.it A Roma e a Bologna, sicuramente, ci saranno anche presentazioni pubbliche della rivista.

Riccardo Paccosi


=

Note

[1] : LoStrappo, sito-web, [ https://www.lostrappo.it/ ];
vedi : ''LEGGETE LO STRAPPO! - MATTEO BRANDI e RICCARDO PACCOSI'', Giubbe Rosse, YouTube, 24 ottobre 2024, [ https://www.youtube.com/watch?v=gCwzbU_86ok ].
[2] : Riccardo Paccosi, bacheca, Facebook, [ https://www.facebook.com/riccardo.paccosi ];
su Telegram : [ https://t.me/riccardopaccosi ].
[3] : Amorevole Compagnia Pneumatica, sito-web, [ http://www.amorevolecompagniapneumatica.it/ ];
su Facebook : [ https://www.facebook.com/amorevolecompagniapneumatica/ ].
[4] : articoli nel sito di Arianna Editrice : [ https://www.ariannaeditrice.it/ricerca.php?search=riccardo%20paccosi&tipo=articolo ];
sito del Fronte per la Sovranità Popolare : [ https://www.fronteperlasovranitapopolare.it/ ].
[5] : ''LO STRAPPO #0 - SCONTRO FINALE'', Money[punto]it, [ https://shop.money.it/prodotto/lo-strappo-0-scontro-finale ].
[6] : post, Riccardo Paccosi, Facebook, 16 ottobre 2024, [ https://www.facebook.com/riccardo.paccosi/posts/10234441646333039 ].

===



---

{ prima pubblicazione del post su VK, il 26 ottobre 2024 [7] }.

[ ... ]

La donna perfetta




Copertina del libro [3].



Carta

di Marco Poli


I romanzi di Maurizio De Paola [1][2] sono macchine perfette, coerenti e inesorabili.
Opere di fantasia ma afferenti all'attualità e basate fortemente nella Realtà condivisa – mix di concreto e virtuale, sempre più indistinguibili – anzi ci rivelano svariati meccanismi sottesi alla scena ( cinematografica, mi viene da aggiungere ) vista e partecipata dai ''cittadini del mondo'', persone inconsapevoli di essere crisis actors loro malgrado.

1

All'inizio di settembre, è uscito ''La donna perfetta'' [3], secondo episodio di ''Anime gemelle'' ( la ''trilogia dei recinti'' ) e della trilogia ''Io.Vivo.'', il cui primo episodio è ri-pubblicato in questo nuovo volume ( il dittico ''Memor-Ex'', ''Punto e accapo'' ).
Non ho ancora letto il libro per problemi personali, ma cito la sinossi dalla descrizione nel sito della casa editrice :



In un mondo dove l’esperienza virtuale ha completamente sostituito quella reale, la vita artificiale è diventata semplicemente umana. Troppo umana.

Francesco è l’entusiasta vice direttore di una compagnia di progettazione videogiochi e simulazioni virtuali. Appassionato di scienza e tecnologia, vive stancamente il suo rapporto con la fidanzata Nadia, che gestisce la tabaccheria di famiglia e che sente sempre più lontana, sia affettivamente sia come partecipazione ai suoi interessi e alla sua vita professionale. Durante i test di preparazione del nuovo e rivoluzionario videogame Crime City, conosce una donna bellissima e misteriosa che vuole farsi chiamare solo M.EX e che condivide tutte le sue passioni, i suoi progetti ed anche i suoi desideri più intimi. Non c’è dubbio: ha trovato “la donna perfetta”.
Troppo perfetta.

[4]


2

Dalla descrizione di un video postato sul canale YouTube della casa editrice già nel dicembre 2020, in piena psico-pandemia :


La donna perfetta esiste, non me la sono inventata.
Vive con me, mi ama, ha i miei stessi sogni.
Conosce ogni mio desiderio... e vuole tutto di me.
Tutto. Tutto. Tutto. Tutto. Tutto...

[5]


Sì ...
la solitudine degli esseri connessi 24 ore al giorno è davvero inquietante. Ed è la caratteristica dell'abitante-tipo della macro-regione del mondo che si auto-definisce come la ''più avanzata'' eccetera.
Come al solito, De Paola centra i punti nevralgici del dramma chiamato ''vita''.

Lo leggerò.

Twin Peaks, la colonna sonora




Un fotogramma dei titoli di testa del telefilm seriale “Twin Peaks” [1].




Copertina di una edizione della colonna sonora del telefilm seriale “Twin Peaks” [3].



Musica

di Marco Poli


Sono stati belli e spensierati, i primi anni di fruizione della rete estesa detta ''internet''.

I miei primi anni da ''internauta'', o ''cybernauta'' se preferite.
Si apriva un mondo coloratissimo e vastissimo, che sembrava illimitato, ed era vero ossigeno per il cervello e i sensi ... il blog, un modo di guardarsi allo specchio con uno sguardo nuovo, critico.
Si conoscevano tante persone unite dalle stesse emozioni e intenzioni, e in alcuni casi la conoscenza si estendeva positivamente nella Realtà Concreta, oltre il display del dispositivo che usavamo ( spesso era il monitor di un pc domestico ).
Tanti ricordi mi sono tornati alla mente nel momento in cui ho pensato di annotare qualche info e qualche collegamento a proposito della splendida colonna sonora della serie televisiva ''Twin Peaks'' [0], e ponderato che le mie bacheche social si sono riempite di contenuti davvero pesanti fino a drammatici da oramai parecchi anni, e già prima del biennio pandemico bio-mediatico 2020-21 puntellavo i miei scritti con fonti adeguate fino a pedanti.

1

La sigla [1]!

Chi non si ricorda il movimento ripetuto e ipnotico della macchina industriale, sul sottofondo suadente composto da Angelo Badalamenti ?
Subito la fotografia già nostalgica dell'innocenza perduta, virata ad arancioni e grigio-azzurri da foto su pellicola, un trattamento che data le immagini ai decenni del secondo dopoguerra e fino ai primi anni '90 – l'ultimo decennio libero, prima che con l'attentato Made in USA delle Torri Gemelle di New York ci facesse entrare nel tunnel della manipolazione globale più pesante – e lustri prima dei video ammorbanti di Lana Del Rey – che nel 1990 era una bambina piccola, e ultimamente è indecorosamente ingrassata [2], a soli 37 anni.

Le musiche della colonna sonora [3] sono state composte dall'italo-americano Angelo Badalamenti [4]: quando David Lynch ( co-sceneggiatore e regista della serie ) ascoltò il tema principale al pianoforte, si commosse e lo volle assolutamente nel sonoro della sua serie di culto per la mia generazione e le successive [5].
Anche Badalamenti è trapassato negli ultimi anni, assieme a tanti altri campioni della cultura popolare occidentale [6].

2

Scorsi il nome di Julee Cruise [7] sulla copertina del CD di ''Until the End of the World'' ( 1991 )[8], colonna sonora del film di Wim Wenders, in cui interpretò una cover strepitosa di ''Summer Kisses, Winter Tears'' [9], canzone romantica già incisa da Elvis Presley nel 1960 [10].
Non sapevo che la cantante e attrice nata a Creston ( Iowa, USA ) nel 1956 fosse quella che appariva nella serie, né che aveva cantato il brano da cui era stato tratto l'ammaliante e iconico tema, ''Falling'' [11].
Né che tale brano era stato pubblicato l'anno antecedente la prima stagione della serie, nell'album ''Floating Into The Night'' ( 1989 ) prodotto, curato e partecipato dal duo Lynch – Badalamenti [12].

Negli stessi anni in cui la sua carriera decollava, ha anche interpretato il musical d'avanguardia ''Industrial Symphony No. 1: The Dream of the Broken Hearted'' ( 1990 )[13].
Anche lei è trapassata nel 2022, a giugno, 6 mesi e 2 giorni prima del suo compositore e mentore Badalamenti [14].

Città a zero emissione di carbonio ed alcuni casi di studio

[ ... ]


Archivio

di Marco Poli


Qualsiasi costruzione totalitaria [1] dev'essere puntellata a singoli fatti concreti e convincenti per essere proposta alle masse iliche e soprattutto alla sezione semi-acculturata.
E' anche il caso della ''società circolare'' proposta = imposta dal World Economic Forum ( WEF ).

1

Riproduco la traduzione di una pagina programmatica del WEF :


trad.

Trasformazione urbana

Un futuro a zero emissioni di carbonio per le città

● Le città ospitano più della metà delle persone nel mondo e sono responsabili di oltre due terzi delle emissioni globali di CO2

● È necessaria una rapida trasformazione nei modelli aziendali e nelle politiche per raggiungere un futuro integrato a zero emissioni di carbonio

● Il programma Net Zero Carbon Cities riunisce leader dei settori pubblico e privato per accelerare le transizioni urbane verso un futuro a zero emissioni di carbonio

L'impatto del raggiungimento di città a zero emissioni di carbonio.

Le città di tutto il mondo sono responsabili della maggior parte delle nostre emissioni di carbonio e del consumo di energia, ma coprono solo il 3% della superficie terrestre. Con la crescita della popolazione globale, aumentano anche le nuove costruzioni, il consumo di energia e le emissioni di carbonio.

Il programma Net Zero Carbon Cities del World Economic Forum riunisce aziende di 10 settori con leader di governi cittadini, regionali e nazionali per accelerare le transizioni urbane verso un futuro a zero emissioni di carbonio. Riunendo leader globali impegnati che stanno implementando una serie di soluzioni attraverso lo city sprint, mira a localizzare i progressi verso lo zero netto.

Dalla riqualificazione di un edificio universitario degli anni '70 per riutilizzare il suo carbonio a Singapore, a un'innovativa rete di teleriscaldamento collegata a quasi il 90% degli edifici a Stoccolma, Svezia, le soluzioni includono un'ampia gamma di modelli politici, aziendali e finanziari per ridurre le emissioni di carbonio.

Il programma Net Zero Carbon Cities sta creando un ambiente favorevole per l'elettrificazione pulita e la circolarità che si tradurrà in decarbonizzazione e resilienza urbana. Lo fa promuovendo la collaborazione pubblico-privato per colmare il divario nei settori dell'energia, dell'ambiente edificato e dei trasporti.

Qual è la sfida nel raggiungere lo zero netto?

Gli impatti del cambiamento climatico saranno sperimentati dagli 8 miliardi di persone nel mondo, la maggior parte delle quali vive nelle città.

Le città ospitano più della metà della popolazione mondiale e rappresentano il 70% delle emissioni di CO2 che sono al centro della crisi climatica. Entro il 2050, il 68% dell'umanità vivrà nelle città, con conseguenti maggiori consumi energetici, maggiori esigenze infrastrutturali e maggiori emissioni di carbonio. È necessaria una rapida trasformazione nei modelli aziendali e nelle politiche per raggiungere un futuro integrato a zero emissioni di carbonio.

Gli edifici possono svolgere un ruolo chiave nella lotta al cambiamento climatico. La costruzione e la gestione degli edifici sono responsabili del 38% delle emissioni globali e c'è un urgente bisogno di soluzioni per aiutare ad accelerare la decarbonizzazione dell'ambiente urbano edificato per limitare l'aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C.

Il nostro approccio per un futuro a zero emissioni di carbonio.

All'Agenda di Davos 2021, rappresentanti di governo, aziende e società civile hanno evidenziato gli approcci necessari alle città per la transizione verso un futuro a zero emissioni di carbonio. Il Forum ha risposto convocando una serie di stakeholder con un ruolo da svolgere affinché le città globali abbiano la possibilità di raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2050.

Il programma Net Zero Carbon Cities del Forum, co-presieduto dal CEO di Enel Francesco Starace e dal CEO di Schneider Electric Jean-Pascal Tricoire, sta lavorando per localizzare zero emissioni nette e abilitare ambienti integrati e multi-stakeholder in grado di fornire un ecosistema urbano decarbonizzato, altamente elettrificato e resiliente attraverso edifici ultra-efficienti e infrastrutture energetiche intelligenti.

I leader del settore privato coinvolti nel programma includono ABB, Arup, Accenture, EDGE Technologies, Eletrobras, ENEL, Jacobs Engineering, JLL, Johnson Controls, Royal Dutch Shell, Schneider Electric, The Carlyle Group e Vattenfall. Scopri tutti i partner coinvolti qui [3].

In che modo il World Economic Forum supporta lo sviluppo di città e comunità a livello globale?

Il rapporto Data for the City of Tomorrow [4] ha evidenziato che nel 2023 circa il 56% del mondo sarà urbanizzato. Quasi il 65% delle persone usa Internet. Presto, il 75% dei lavori nel mondo richiederà competenze digitali.

Il Centro per la trasformazione urbana del World Economic Forum è in prima linea nel promuovere la collaborazione pubblico-privato nelle città. Consente comunità ed economie locali più resilienti e pronte per il futuro attraverso iniziative verdi e l'uso etico dei dati.

Scopri di più sul nostro impatto:

● Net Zero Carbon Cities: attraverso questa iniziativa, condividiamo oltre 200 pratiche leader per promuovere la sostenibilità e ridurre le emissioni in contesti urbani e consentire alle città di intraprendere azioni coraggiose per raggiungere la neutralità carbonica.

● G20 Global Smart Cities Alliance: ci impegniamo a stabilire norme e standard politici per l'uso sicuro ed etico dei dati nelle città intelligenti, guidando iniziative di governance delle città intelligenti in oltre 36 città in tutto il mondo.

● Potenziare le PMI brasiliane con l'adozione dell'IoT: stiamo rimuovendo le barriere all'adozione dell'IoT per le piccole e medie imprese in Brasile, con le aziende partecipanti che hanno registrato un ritorno sull'investimento del 192%.

● Sicurezza IoT: il nostro Council on the Connected World ha stabilito i requisiti di sicurezza IoT per i dispositivi rivolti ai consumatori. Coinvolge oltre 100 organizzazioni per proteggere i consumatori dalle minacce informatiche.

● Città e comunità sane: attraverso partnership a Jersey City e Austin, negli Stati Uniti, nonché a Mumbai, in India, questa iniziativa si concentra sul miglioramento della vita dei cittadini promuovendo migliori scelte nutrizionali, attività fisica e pratiche igieniche.

Il Forum, in collaborazione con Accenture, ha sviluppato un Toolbox of Solutions [5] nel 2021, una piattaforma digitale contenente oltre 200 pratiche leader e casi di studio per aumentare la sostenibilità e ridurre le emissioni nelle città. La piattaforma si concentra su soluzioni provenienti da 110 città in tutto il mondo che affrontano l'elettrificazione pulita, l'efficienza e le infrastrutture intelligenti in settori quali energia, edifici e mobilità.

Il Toolbox è gratuito per i leader delle città, i governi nazionali e le aziende ed è particolarmente efficace se abbinato al processo City Sprint, una serie di workshop intersettoriali che riuniscono leader aziendali, governativi e della società civile per consentire la decarbonizzazione localizzata attraverso l'elettrificazione pulita e la circolarità. I ​​City Sprint aiutano ad avviare e/o accelerare la pianificazione e l'azione net zero selezionando politiche e modelli aziendali pertinenti. Il processo City Sprint è già stato implementato a Cagliari, Italia; Freetown, Sierra Leone, Manchester, Regno Unito, San Paolo, Brasile; Shanghai, Cina, Singapore, Surat, India ed è stato dimostrato alla COP26 [6].

A gennaio 2022, il programma Net Zero Carbon Cities ha lanciato un Building Value Framework per aiutare ad accelerare gli investimenti necessari per realizzare un ambiente urbano più verde. Integrando un approccio olistico nel processo decisionale, questo framework mira a facilitare i flussi di capitale verso progetti e soluzioni di decarbonizzazione.


Il Building Value Framework è stato sviluppato per evidenziare i vantaggi più ampi che derivano dall'integrazione di valori non finanziari nelle decisioni di investimento, valutando anche in che modo le tecnologie digitali possono abilitare la transizione verso la decarbonizzazione.

— Jean-Pascal Tricoire, Amministratore delegato e Presidente, Schneider Electric


Il programma Net Zero Carbon Cities supporta la trasformazione del settore attraverso un approccio integrato per aiutare le città a ripensare gli ecosistemi urbani, assicurando che siano sostenibili e resilienti e colmando il divario tra i settori dell'energia, dell'ambiente edificato e dei trasporti.

Come puoi partecipare?

Il programma Net Zero Carbon Cities è un'iniziativa del Centre for Urban Transformation del Forum.

Le aziende sono invitate a unirsi a una delle piattaforme di cui sopra per contribuire a plasmare gli ecosistemi cittadini affinché diventino a zero emissioni di carbonio netto.

[2]

C19/N – Non si può dire che si nascondano




Schema di economia circolare, adattato da World Economic Forum e Accenture ( 2018 ) – CC BY-NC-ND 4.0 [1].




Schema di sistemi energetici integrati per l'economia circolare nelle città ( da “Net Zero Carbon Cities: An Integrated Approach”, World Economic Forum, 2021 ) – CC BY-NC-ND 4.0 [1].



Archivio, e Commento

di Marco Poli


Recupero un documento del 2022 pubblicato sul sito del World Economic Forum ( WEF ), e ne pubblico la traduzione che ho eseguito con Google Traduttore e poi ho controllato :


trad.

‘Azione per il clima

‘My Carbon’: un approccio per città inclusive e sostenibili

● Mentre i trasporti e gli edifici sono i principali motori delle emissioni nelle città, la quota di emissioni individuali è significativa.

● I programmi di indennità di carbonio personali hanno avuto un successo limitato a causa della mancanza di consapevolezza e di un meccanismo equo per il monitoraggio delle emissioni.

● Tuttavia, negli ultimi anni ci sono stati importanti sviluppi che potrebbero aiutare a realizzare le iniziative "My Carbon".

Le città in tutto il mondo rappresentano quasi il 75% delle nostre emissioni totali di carbonio. Mentre i Paesi si muovono verso l'attuazione dei loro impegni per un futuro a zero emissioni nette, le aree urbane rimarranno il campo d'azione per i decenni a venire. Mentre i trasporti e gli edifici sono i principali motori delle emissioni nelle città, la quota di emissioni individuali è significativa, intorno al 40%.

L'inclusività dei cittadini sta diventando l'elemento più importante del successo o del fallimento nel percorso verso la sostenibilità. Le iniziative guidate dalla comunità possono dare un contributo significativo alla sostenibilità, aumentare la resilienza e la coesione sociale. Ci sono stati numerosi esempi di programmi di indennità di carbonio personali nelle discussioni degli ultimi due decenni, tuttavia hanno avuto un successo limitato a causa della mancanza di accettazione sociale, resistenza politica e mancanza di consapevolezza e di un meccanismo equo per tracciare le emissioni di "My Carbon".

Il nostro mondo si sta trasformando: grandi tendenze della comunità per città sostenibili

Ci sono stati sviluppi significativi negli ultimi cinque-sette anni sui fronti sociale, ambientale e tecnologico che potrebbero aiutare a realizzare iniziative "My Carbon" per plasmare il futuro verso città intelligenti e sostenibili.

In particolare, per menzionare tre sviluppi in questo contesto:

1. Il COVID-19 è stato il test della responsabilità sociale: un numero enorme di restrizioni inimmaginabili per la salute pubblica sono state adottate da miliardi di cittadini in tutto il mondo. Ci sono stati numerosi esempi a livello globale di mantenimento del distanziamento sociale, utilizzo di mascherine, vaccinazioni di massa e accettazione di applicazioni di tracciamento dei contatti per la salute pubblica, che hanno dimostrato il nucleo della responsabilità sociale individuale.

L'intelligenza artificiale può anche aiutare a rafforzare i modelli di business dell'economia circolare per città sostenibili.

2. Innovazioni tecnologiche della quarta rivoluzione industriale: i progressi nelle tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale, la blockchain e la digitalizzazione possono consentire il monitoraggio delle emissioni di carbonio personali, aumentare la consapevolezza e anche fornire consulenze individuali su scelte etiche e a basso contenuto di carbonio per il consumo di prodotti e servizi. L'iniziativa Scale 360 ​​del World Economic Forum dimostra l'uso delle tecnologie della quarta rivoluzione industriale nell'intero ciclo di vita di prodotti e servizi.

Ci sono stati importanti progressi nelle tecnologie per la casa intelligente, nelle scelte di trasporto correlate al carbonio, nell'implementazione di contatori intelligenti fornendo scelte individuali per ridurre le emissioni legate all'energia, nello sviluppo di nuove app personalizzate per tenere conto delle emissioni personali e migliori scelte personali per le emissioni legate al cibo e al consumo. L'intelligenza artificiale può anche aiutare a rafforzare i modelli di business dell'economia circolare come i modelli di prodotto come servizio, le previsioni della domanda e la gestione intelligente delle risorse combinando dati storici e in tempo reale da prodotti e utenti.

Esiste un numero significativo di programmi e applicazioni che consentono ai cittadini di contribuire alle emissioni di carbonio fornendo loro una consapevolezza approfondita sulle scelte di carbonio personale per cibo, trasporti, energia domestica e scelte di stile di vita.

Le app per l'efficienza energetica come Svalna forniscono suggerimenti e statistiche sulle emissioni di gas serra e propongono modi per ridurre il proprio impatto ambientale, contribuendo così alla sostenibilità delle città.

Queste app per l'efficienza energetica forniscono suggerimenti e statistiche sulle emissioni di gas serra e offrono modi per ridurre il tuo impatto personale. Tieni traccia del consumo di energia in casa e motiva le persone a cambiare stile di vita e a contribuire al miglioramento dell'ambiente.

3. Maggiore consapevolezza e senso di appartenenza alla natura e all'ambiente: negli ultimi anni, c'è stata una maggiore consapevolezza e preoccupazione pubblica sul cambiamento climatico, in particolare tra i giovani. Il "Peoples' Climate Vote" dell'UNDP riflette che oltre il 64% delle persone ritiene che il cambiamento climatico sia un'emergenza globale. Un nuovo sondaggio del Pew Research Center in 17 economie avanzate ha rilevato una preoccupazione diffusa sull'impatto personale del cambiamento climatico globale: l'80% dei cittadini afferma di essere disposto a cambiare il proprio modo di vivere e lavorare per combattere gli effetti del cambiamento climatico. I giovani adulti, che sono stati in prima linea in alcune delle proteste più importanti sul cambiamento climatico negli ultimi anni, sono più preoccupati delle loro controparti più anziane per l'impatto personale di un pianeta che si riscalda in molti sondaggi pubblici.

Cosa succederà ora? Città sostenibili rese possibili da comunità intelligenti

Le tre tendenze forniscono una solida prova per consentire un movimento sociale per le iniziative "My Carbon" consentendo alle partnership pubblico-private di aiutare a curare questo programma. Si suggerisce di guidare un approccio a tre vie per dare forma a questo movimento.

Comportamento economico:

● Aumento dei costi per attività e beni ad alta intensità di carbonio.
● Incentivi economici per ridurre la domanda e migliorare l'efficienza.

Consapevolezza cognitiva:

● Maggiore visibilità dell'impronta di carbonio personale.
● Maggiore consapevolezza dei limiti di carbonio personali per sostenere la transizione verso una società a zero emissioni nette di carbonio.

Norme sociali:

● Nuova definizione di una giusta quota di emissioni personali.
● Impostazione di livelli accettabili di emissioni personali.

Le tre tendenze forniscono una solida prova per consentire un movimento sociale per le iniziative "My Carbon" per città sostenibili.

Tale azione economica richiederà l'abilitazione politica da parte della leadership della città attraverso un'ampia discussione tra le parti interessate per arrivare a un approccio equo e inclusivo.

Le leve dell'abilitazione cognitiva e delle norme sociali avranno un impatto molto maggiore attraverso programmi di coinvolgimento dei cittadini e gli insegnamenti tratti dalle tendenze sopra menzionate devono essere catturati per progettare questi programmi. Le capacità innovative di intelligenza artificiale e apprendimento automatico aiuterebbero a catturare le emissioni incorporate in beni e servizi e potrebbero aiutare a fornire alle persone consigli personalizzati e tempestivi su come ridurre le emissioni del loro stile di vita.

Cosa sta facendo il Forum per aiutare le città a raggiungere un futuro a zero emissioni di carbonio?

In un passo importante, nove città e oltre 70 organizzazioni in 10 settori diversi si sono unite per creare ulteriore slancio per una nuova iniziativa pluriennale: Net Zero Carbon Cities.

Insieme al Forum, hanno creato una visione per il futuro e lanciato un nuovo quadro per aiutare le città a ripensare gli ecosistemi urbani, assicurandosi che siano più verdi, efficienti, resilienti, circolari e più equi.

Dai decisori politici alle aziende, dagli amministratori delle città alla società civile e al settore finanziario, il World Economic Forum sta convocando una serie di stakeholder con un ruolo da svolgere se le città globali hanno la possibilità di raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette di carbonio entro il 2030.

Le aziende possono unirsi all'approccio integrato per contribuire a plasmare gli ecosistemi cittadini affinché diventino zero emissioni nette di carbonio unendosi a una piattaforma del Forum. Scopri di più nella nostra storia di impatto.

Infine, è importante che tutti gli stakeholder lungo la catena del valore si uniscano e contribuiscano al raggiungimento di un futuro zero emissioni nette senza lasciare indietro nessuno.

=

Licenza e ripubblicazione

Gli articoli del World Economic Forum possono essere ripubblicati in conformità con la licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International Public License e in conformità con i nostri Termini di utilizzo.

Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle del solo autore e non del World Economic Forum.

[1]

La società delle serie tv




Dettaglio del titolo de il Fatto Quotidiano [6].



Notizie, e Commento


Sono fuori dal mondo televisivo, tanto che non ho mai visto 1 puntata di tante serie Netflix che per molti criceti umanoidi che corrono nella Grande Ruota sono ''di culto''.
... lavoro e Netflix ... mah ... affari loro ...

E non conoscevo questa ''Emily in Paris'' [1], sebbene sia stata inaugurata nel 2020 e a settembre è stata annunciata la quinta stagione [2].
Ho sfogliato un po' di foto : l'attrice protagonista Lily Collins sembra una clone di Audrey Hepburn, la patina della serie richiama fortemente il film ''Colazione da Tiffany''.
Ma quel film era tratto da un romanzo di Truman Capote, e – ahimè – erano altri tempi.
Figuriamoci se mi salterà addosso la voglia di consumare la paccottiglia dei nostri giorni mentecatti.

2

A farmi scoprire l'esistenza della serie, è stato l'editore, giornalista, scrittore, musicista ... Maurizio De Paola [3][4], con un post faccialibrario che riproduco su questa bacheca [5]:


La società delle serie TV

Perché il presidente della Francia e il sindaco di Roma si azzuffano per una serie TV [6]? Semplice: le serie TV sono tra le più potenti armi psicotroniche del nostro tempo, con cui viene plasmato e manipolato l'immaginario collettivo. Lo strumento con il quale vengono creati bisogni indotti, aspirazioni eterodirette e comportamenti funzionali a determinati meccanismi di consenso sociale.
E per farlo non bastano i film, la cui durata limitata non è spesso sufficiente ad abbattere la soglia di difesa dello spettatore. Men che mai libri e fumetti. No, ci vogliono proprio le "serie TV", con il loro andamento ipnotico, ripetitivo, instupidente, spesso con palesi elementi di dissociazione cognitiva al loro interno.
Un film o un libro posso essere giudicati, le serie TV no "perché non l'hai vista tutta" (per questo molte sono potenzialmente infinite) e perché sono fatte per essere sempre lasciate a metà, piene di non detti, di buchi da riempire, di illogicità che non vogliono essere spiegate.
Realizzarle costa moltissimi soldi, ma vengono di fatto regalate agli spettatori, perché il loro scopo non è recuperare i costi di produzione, ma entrare nella testa delle persone.
Non solo nelle case, ma proprio nella testa.
E se il presidente della Francia e il sindaco di Roma (ma tra poco potete scommettere che interverrà anche il governo sulla questione) fanno a cazzotti per l'ambientazione di una di queste serie, non è perché ci tengono alla cartolina turistica, ma perché sanno che tale serie è progettata per costruire la realtà, non per rappresentarla.

Maurizio De Paola


3

Il post dell'amico mi ha fatto riflettere su quello che potrebbe essere il ''padre nobile'' delle serie tv sopra descritte : David Lynch – che le ultime notizie ci danno sofferente di enfisema polmonare a causa dell'abuso di tabacco [7] – e la sua ''Twin Peaks'' – ''I segreti di Twin Peaks'' nell'edizione italiana { [8]...[11] } – che esordì nel 1990 ed ebbe una seconda stagione, più sequel e prequel cinematografico.
Quello scollamento tacciato da Maurizio era già sul piccolo schermo e faceva discutere la mia generazione, divisa tra il ''capolavoro onirico e simbologico'' e la ''furba truffa d'autore''.
Chissà.

...

Quella serie me la dovrei riguardare.
Quella sì.

L'era delle “fighe di legno”




Dettaglio del titolo del Guardian [0].



Notizie, e Commento


Titolo del Guardian :


trad.

Addio seni da cartone animato, benvenuti macchie di sudore: la reinvenzione femminista di Tomb Raider

Finalmente, sembra che Lara Croft non possa più essere fatta cadere da un forte vento. La nuova serie animata di Netflix reinventa audacemente l'avventuriera, senza pensare allo sguardo maschile

[0]


1

Riproduco l'autore e attore di teatro ( attivista politico, scrittore ... ) Riccardo Paccosi [1][2][3], che ha commentato l'anomala e insistita ossessione per lo ''sguardo maschile'' di certe femministe :


L'era delle "fighe di legno"

Nello screenshot sottostante, leggiamo che la nuova serie di Netflix dedicata a Lara Croft "reimmagina l'avventuriera senza curarsi del male gaze", cioè dello sguardo desiderante maschile.
Per chi non lo sapesse, il personaggio di Lara Croft nacque nei videogiochi diversi decenni fa, caratterizzata da un look sexy e da un seno prosperoso. E proprio questo, per la cultura woke, oggi è da considerare come peccato.
La sessuofobia progressista, del resto, ha caratterizzato un po' tutte le figure femminili dei recenti blockbuster (e ancor più le figure di quei film concepiti per essere blockbuster ma poi tradottisi in clamorosi flop).
L'elenco sarebbe sterminato e va dalla principessa Elsa in Frozen, alla Capitan Marvel interpretata da Brie Larson, fino alla cavaliera jedi Rey nell'ultima trilogia di Star Wars. In questi così come in numerosi altri casi, si sono viste protagoniste femminili di bella presenza, generalmente grandi combattenti, ma sempre e massimamente de-erotizzate: prive, cioè, di sensualità nel portamento, disinteressate al genere maschile.
Sarebbe un errore pensare che il fine di tutto questo sia una sorta di omo-normatività ribaltante la preesistente etero-normatività: la tematica della fluidità di genere, infatti, è solo una delle tante articolazioni concettuali d'un processo più ampio, che sta decisamente volgendo verso un altro obiettivo, ovvero verso la completa de-erotizzazione della produzione culturale rivolta alle masse e, quindi, della cultura in generale.
A fare le spese di tutto questo sul lungo termine, non sono gli uomini che vedono frustrato il loro "male gaze", bensì le donne nella loro espressione corporea, nella loro libertà di poter essere sensuali, attrattive e se lo desiderano finanche esibizioniste. La liberazione dei corpi a metà del secolo scorso, non auspicava l'eleggere la Figa di Legno a modello per evitare lo sguardo desiderante dei maschi. Non prevedeva, più in generale, che il desiderio erotico fra uomo e donna venisse, in quanto tale, qualificato come "sessismo".
In sintesi, abbiamo da una parte una produzione culturale di massa che assume le medesime giustificazioni dell'uso del burqa per negare l'espressione corporea femminile; dall'altra, abbiamo la vendita del corpo delle donne tramite Onlyfans nella sfera separatamente privata.
Complimentoni!
Riccardo Paccosi


2

Sul personaggio femminile – si può ancora scrivere ? – protagonista di videogiochi, film, e cartoni animati c'è da aggiungere che nel corso del tempo la sua fisionomia è stata ''normalizzata'' dai disegnatori ed ha perso la caratteristica impressionante del seno eccessivamente prosperoso fino a quasi disfunzionale, ostacolante l'attività ginnica realizzata dai grafici nella finzione pixellata [5].
E' un'icona pop che ha trent'anni buoni di storia [6], e nell'ultima realizzazione – la serie animata su Netflix, la cui anticipazione è sopra discussa – pare che sarà pure fluidificata sessualmente e colpevolizzata per la sua attività di tombarola vista come predatrice di civiltà altre, secondo i crismi della maledetta cancel culture inscritta nel maledetto Globalesimo.

Infine, dopo decenni di modifiche riduttive, il petto è diventato quasi piatto e mi ricorda nemmeno troppo velatamente la doppia mastectomia – invero una barbara amputazione delle mammelle – cui l'attrice Angelina Jolie volle sottoporsi diversi anni fa per anticipare la probabile ma non certa insorgenza di un tumore al seno al quale gli stregoni moderni detti ''scienziati'' asserirono ch'era geneticamente predestinata [7].
Un'altra barbara ''liberazione'' della donna da sé stessa – stavolta veicolata dall'ossessione securitaria-sanitaria – l'ennesima espressione del cupio dissolvi in questo mondo tragico e disperatamente rassegnato, in una parola nichilista.

RU→UKR/NNN – Il discorso di Viktor Orbán al Parlamento Europeo, versione italiana #3

[ ... ]


Archivio, e Commento

Il discorso di Viktor Orbán al Parlamento Europeo, versione italiana

Terza parte


di Marco Poli


→ [0].

3

Pubblico l'intervento di Viktor Orbán a chiusura del dibattito :


trad.

Viktor Orbán, presidente in carica del Consiglio.

Gentile Signora Presidente!
Forse la cosa giusta da fare è ringraziare innanzitutto il presidente per aver gestito questo acceso dibattito. A nome del Consiglio, la ringrazio molto per aver condotto correttamente la riunione.

Purtroppo il dibattito è andato oltre i limiti della ragione e ben oltre il mondo dei fatti. Ti ho ascoltato e molto spesso ho sentito solo accuse assurde di partitocrazia, che è propaganda ben nota. Avrei voluto portare avanti una discussione significativa e imparziale su altre questioni oltre al programma presidenziale ungherese, sullo Stato di diritto o addirittura sulla corruzione, ma purtroppo la vostra propaganda non lo consente. Avrei però voluto dire che, secondo la relazione della Commissione europea, l'Ungheria ha soddisfatto tutte le richieste e le richieste avanzate dalla Commissione in merito all'amministrazione della giustizia.

Avrei voluto dire che se non si leggono i rapporti sulla corruzione finanziati da György Soros, ma, ad esempio, i dati della Banca Mondiale, si vede che l’Ungheria è all’ultimo posto in termini di corruzione [ ... ]. Se ci fosse stata una discussione significativa, avrei affermato volentieri che, secondo il parere della Commissione, il sistema ungherese degli appalti pubblici soddisfa le aspettative qui stabilite.

Vorrei anche dire che secondo l’ultimo Pew Research, la percentuale di persone soddisfatte della democrazia in Ungheria è più alta che nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea. Forse non è un caso che gli elettori ungheresi ci dimostrino regolarmente la loro fiducia nelle elezioni.

Avrei voluto dire tutto questo, ma la discussione è andata oltre i fatti. Mi dispiace che il Parlamento sia diventato il campo della vecchia propaganda. Qualcuno mi ha chiesto cosa mi ha fatto pensare che io e il mio Paese fossimo accusati di corruzione? Ebbene, ci sono abituato, onorevole rappresentante! Questo va avanti da 35 anni, 35 anni. Tutti sanno che niente di tutto questo è vero, è propaganda di sinistra, quindi mi va bene. Grazie per il tuo interesse!

Gentile Signora Presidente!
Tuttavia, ci sono stati alcuni commenti politici forti che non posso lasciare senza commentare. Penso che il deputato Freund, che accusa l’Ungheria di corruzione, sia in realtà lui stesso la persona più corrotta, perché è pagato da György Soros. György Soros paga per questi rapporti per rendere l’Ungheria obsoleta. Non ho mai visto più corruzione di questa. Un rappresentante olandese è riuscito a dire qui che sono gli olandesi, che ci finanziano. Immagino che non si riferisse solo ai Paesi Bassi, ma agli Stati contributori. Vorrei rifiutare questo a nome dell'Ungheria. Si prelevano molti più soldi dall'Ungheria di quanti ne si mandano lì. Guadagnate tutti da noi, guadagnate un sacco di soldi da noi, non ci fate alcun favore quando i sussidi dell'Unione Europea vengono consegnati all'Ungheria, tutto finisce nelle vostre tasche.

Scopri le statistiche dell'Ungheria! I profitti degli investitori stranieri superano di gran lunga l’importo che altrimenti dareste all’Ungheria. Cercate noi, non sostenete l'Ungheria, cercate noi. Trovo ripugnante che i rappresentanti di alcuni paesi ricchi fingano di sostenerci senza interesse personale, a causa dei valori europei. Questo è fuori questione. Vogliono semplicemente fare soldi con gli ungheresi. Offrite un buon “accordo” che sia positivo per l’Ungheria, e poi potremo collaborare.
Ritengo assurdo che qui, nella sessione plenaria del Parlamento europeo, dobbiamo tutti ascoltare un commento sullo Stato di diritto che abbiamo sentito dal deputato Salis, che ha picchiato persone pacifiche con sbarre di ferro per le strade di Budapest. E qui ci tiene una conferenza sullo Stato di diritto. Non è assurdo? Trovo anche assurdo, signora Presidente, che una rappresentante belga, la signora Wilmers, parli e insegni all'Ungheria lo Stato di diritto, e quando vogliamo tenere una conferenza sullo Stato di diritto a Bruxelles, il nostro evento è vietato . Ma non è uno scherzo? Non è assurdo? Può essere? Anche questo rientra nell’ipocrazia?

Cari signore e signori!
Purtroppo ho dovuto sentire anche dai rappresentanti ungheresi che non ci occupiamo dei problemi delle persone, ma l'ho sentito da un rappresentante, un rappresentante ungherese il cui partito ha vinto l'8 per cento alle ultime elezioni europee, il nostro partito 45. Allora chi si occupa dei problemi delle persone, signore e signori?

Il rappresentante dei socialisti europei ci accusa di avere rapporti troppo buoni con il presidente Putin. Ma cara Klára Dobrev, tuo marito era ancora primo ministro e il presidente Putin era seduto nella tua cucina. All'epoca ne erano orgogliosi e inondarono i media ungheresi di immagini a riguardo. E ci accusi? Dai. In generale devo dire, e mi scuso con i rappresentanti europei, che sono rimasti coinvolti contro la loro volontà in un dibattito politico interno ungherese, che si è svolto qui, davanti ai vostri occhi. Si possono pensare molte cose a riguardo, ma una cosa è certa: la democrazia ungherese vi ringrazia, sta bene, è piena di sangue e potente.

Mi rammarico che i rappresentanti ungheresi abbiano fatto dell'incontro di oggi oggetto e occasione di dibattiti politici interni. Non penso sia giusto che sia andata così, ma non posso fare niente, devo esternare una o due reazioni qui. Sono convinto che non sia giusto che un rappresentante ungherese al Parlamento europeo attacchi il proprio Paese. Che razza di persona è colui che utilizza il foro internazionale per attaccare il proprio Paese? Devo dire che considero assurdo anche ciò che ho da dire sul rappresentante ungherese seduto nel PPE, dal momento che il vostro collega rappresentante ungherese ha recentemente affermato davanti al pubblico ungherese – potete leggerlo tutti – che la rappresentanza del Parlamento europeo è la più numerosa per fare un lavoro fasullo che spetterebbe solo a una persona, guadagnando bene. E adesso lo sostengono?

Cari signore e signori!
Trovo vergognoso che un ungherese qui parli di abusi, mentre in patria viene perseguito per furto civile, ed è evidente che ha assunto il mandato parlamentare solo per nascondersi dietro la sua immunità. Lei li sostiene, lei sostiene questo, caro signor Weber! Questa è la tua responsabilità morale.

Tutto sommato, signora Presidente, devo affermare che per la Sinistra la democrazia c'è solo se loro, la Sinistra, vincono. Se vince la Destra, la democrazia finisce. La mia esperienza in questo dibattito è che è abbastanza ovvio che l’Europa debba effettivamente essere protetta da voi, la Sinistra europea.

Più rispetto per l'Ungheria, più rispetto per gli ungheresi! Se volete vedere la vera Ungheria, cari sinistrorsi, venite in Ungheria! Vi invito. Anche se non siamo d'accordo, diamo a tutti il ​​benvenuto. Grazie, signora Presidente, per essere qui oggi.

[9]


3.1

Una controreplica vigorosa su tanti punti, un controattacco che punta a Soros e alle sue attività manipolatorie e persuasive che vengono portate avanti da un figlio che pare persino più fanatico del padre, e ad una Sinistra europea pervertita proprio dai capitali delle peggiori canaglie del pianeta Terra che sono state riverniciate come ''filantropi''.

C19/N – Altre sentenze contro il Green Pass



Archivio, e Notizie

di Marco Poli


Annoto nell'archivio digitale le sentenze del Giudice di Pace di Chiavari, depositate tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023 :


Il Green pass viola il diritto all’integrità della persona: le sentenze del Gdp di Chiavari

Tre sentenze del Giudice di Pace di Chiavari aprono il varco all’illegittimità della certificazione verde per violazione di principi fondamentali, costituzionali e sovranazionali.

[1]


Due lavoratori e il cliente di un locale fecero ricorso contro i provvedimenti dell'autorità scattati per la mancata esibizione del lasciapassare nazi-sanitario.

2

Una notizia di ieri, ascoltata in una trasmissione del canale 100 Giorni da Leoni :


Un giudice smentisce la consulta: illegale il green pass per lavorare

Vittoria per un dipendente di Mps sospeso perché non voleva mostrare il certificato: dichiarato illegittimo il suo allontanamento. E oggi la Corte costituzionale tratterà dell’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine.

[2]


Qui, un bancario del Monte dei Paschi di Siena ha avuto soddisfazione dopo l'allontanamento arbitrario dall'ufficio.
Ottimo.

=

Note

[1] : ''Il Green pass viola il diritto all’integrità della persona: le sentenze del Gdp di Chiavari', Cristina Malavolta, Diritto[punto]it, 3 gennaio 2024, [ https://www.diritto.it/green-pass-diritto-integrita-della-persona-chiavari/ ].
[2] : ''Un giudice smentisce la consulta: illegale il green pass per lavorare'', Maddalena Loy, La Verità, 15 ottobre 2024, [ https://www.laverita.info/un-giudice-smentisce-la-consulta-illegale-il-green-pass-per-lavorare-2669392526.html ];
vedi : ''15 OTTOBRE. IO non DIMENTICO / Borgognone, Del Moro, Rocchesso'', 100 Giorni da Leoni, Odysee, 15 ottobre 2024, [ https://odysee.com/@100GiorniDaLeoni:b/15-ottobre.-io-non-dimentico-borgognone,:4 ];
YT : [ https://www.youtube.com/watch?v=kypN92JeY88 ].

===



---

{ prima pubblicazione del post su VK, il 16 ottobre 2024 [3] }.

[ ... ]

C19/N – Tre anni fa



Archivio, e Commento

di Marco Poli


Esattamente tre anni fa, il 15 ottobre 2021, entrava in vigore l'obbligo del lasciapassare nazi-sanitario detto ''Green Pass'' in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati [1][2][3][4].

Ne hanno discusso Paolo Borgognone, Franco Del Moro, e Riccardo Rocchesso su 100 Giorni da Leoni [5], e vi consiglio la fruizione di questa trasmissione.

=

Note

[1] : ''Obbligo di possesso della certificazione verde Covid-19 per i lavoratori'', Camera dei Deputati, Parlamento Italiano, 28 marzo 2022, [ https://temi.camera.it/leg18/temi/obbligo-di-possesso-della-certificazione-verde-covid-19-per-i-lavoratori.html ].
[2] : ''DECRETO-LEGGE 21 settembre 2021, n. 127'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/09/21/21G00139/sg ];
GU Serie Generale n.226 del 21-09-2021, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2021/09/21/226/sg/pdf ];
modificato e convertito in ''LEGGE 19 novembre 2021, n. 165'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/11/20/21G00182/sg ];
GU Serie Generale n.277 del 20-11-2021, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2021/11/20/277/sg/pdf ].
[3] : ''DECRETO-LEGGE 7 gennaio 2022, n. 1 (Raccolta 2022)'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-01-07&atto.codiceRedazionale=22G00002 ];
GU Serie Generale n.4 del 07-01-2022, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/01/07/4/sg/pdf ];
modificato e convertito in ''LEGGE 4 marzo 2022, n. 18'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/03/08/22G00027/sg ];
GU Serie Generale n.56 del 08-03-2022, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/03/08/56/sg/pdf ].
[4] : ''DECRETO-LEGGE 24 marzo 2022, n. 24'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/03/24/22G00034/s ];
GU Serie Generale n.70 del 24-03-2022, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/03/24/70/sg/pdf ];
modificato e convertito in ''LEGGE 19 maggio 2022, n. 52'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/05/23/22G00063/SG ];
GU Serie Generale n.119 del 23-05-2022, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/05/23/119/sg/pdf ].
[5] : ''15 OTTOBRE. IO non DIMENTICO / Borgognone, Del Moro, Rocchesso'', 100 Giorni da Leoni, Odysee, 15 ottobre 2024, [ https://odysee.com/@100GiorniDaLeoni:b/15-ottobre.-io-non-dimentico-borgognone,:4 ];
YT : [ https://www.youtube.com/watch?v=kypN92JeY88 ].

===



---

{ prima pubblicazione del post su VK, il 15 ottobre 2024 [6] }.

[ ... ]

RU→UKR/NNN – Il discorso di Viktor Orbán al Parlamento Europeo, versione italiana #2

[ ... ]


Archivio

Il discorso di Viktor Orbán al Parlamento Europeo, versione italiana

Seconda parte


di Marco Poli



→ [0].

Pubblico la replica dell'attempata mistress Ursula von der Leyen, e quella di Viktor Orbán.

2

La replica della Presidente della Commissione Europea :


trad.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione.

Signora Presidente, Primo Ministro Orbán, onorevoli membri, ci incontriamo tre settimane dopo il previsto a causa delle inondazioni che hanno devastato l'Europa centrale. Cinque mesi di pioggia sono caduti sull'Europa centrale in soli quattro giorni. Gli eventi meteorologici estremi sono la nuova normalità del cambiamento climatico. Allo stesso tempo, il suo potere distruttivo è troppo grande perché qualsiasi Paese possa combatterlo da solo. L'acqua ha raggiunto i cancelli dei monumenti più iconici di Budapest. Ha distrutto i raccolti e danneggiato le fabbriche. Ma in queste tre settimane, abbiamo visto il popolo ungherese rimboccarsi le maniche e aiutarsi a vicenda.

L'Europa vuole essere al loro fianco. L'Ungheria ha chiesto il supporto dei nostri satelliti Copernicus e siamo intervenuti e ha aiutato a coordinare le squadre di soccorso e a mappare i danni. Siamo anche pronti a mobilitare il nostro Meccanismo di protezione civile e il Fondo di solidarietà per tutti i paesi della regione, inclusa l'Ungheria. L'Ungheria può richiedere il nostro supporto come altri hanno intenzione di fare. L'Unione Europea è lì per il popolo ungherese in questa emergenza e oltre e gli ungheresi meritano tutti i benefici dell'adesione e l'accesso ai fondi europei.

Onorevoli membri, oggi vorrei concentrarmi su alcuni dei problemi più urgenti che stiamo affrontando durante questa Presidenza del Consiglio. Primo, l'Ucraina. Secondo, la competitività. Terzo, la migrazione.

I nostri amici ucraini si stanno dirigendo verso il terzo inverno di guerra e la Russia sta cercando di renderlo l'inverno più duro di sempre. Il mese scorso, la Russia ha inviato oltre 1.300 droni contro le città ucraine. Per tutta l'estate, centinaia di missili hanno piovuto sulle infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Innumerevoli ucraini sono stati uccisi o feriti. Le famiglie sono state separate. Le città sono state distrutte. Il mondo ha assistito alle atrocità della guerra della Russia. Eppure, c'è ancora qualcuno che attribuisce questa guerra non all'invasore, ma all'invaso.

C'è ancora qualcuno che attribuisce questa guerra non alla brama di potere di Putin, ma alla sete di libertà dell'Ucraina. Quindi vorrei chiedere loro, avrebbero mai incolpato gli ungheresi per l'invasione sovietica nel 1956? Che cosa hanno mai incolpato i cechi o gli slovacchi per la repressione sovietica del 1968? Che cosa hanno mai incolpato i lituani per la repressione sovietica del 1991?

Noi europei potremmo avere storie e lingue diverse, ma non esiste una lingua europea in cui la pace sia sinonimo di resa e la sovranità sia sinonimo di occupazione. Il popolo ucraino è un combattente per la libertà, proprio come gli eroi che hanno liberato l'Europa centrale e orientale dal dominio sovietico. E c'è solo un modo per raggiungere una pace giusta per l'Ucraina e per l'Europa: dobbiamo continuare a rafforzare la resistenza ucraina con supporto politico, finanziario e militare.

Il mese scorso a Kiev, ho annunciato che forniremo fino a 35 miliardi di euro in prestiti all'Ucraina come parte dei 50 miliardi di dollari promessi dal G7. Questo prestito sarà rimborsato dai profitti inaspettati dei beni russi immobilizzati e confluirà direttamente nel bilancio nazionale dell'Ucraina. Quindi stiamo facendo pagare alla Russia i danni che ha causato e staremo al fianco dell'Ucraina per tutto questo inverno e per tutto il tempo necessario.

Onorevoli membri, la seconda priorità che vorrei toccare è la competitività. Un anno fa, nel mio discorso sullo stato dell'Unione qui a Strasburgo, ho annunciato la relazione di Mario Draghi sul futuro della competitività europea. Ora abbiamo tutti sentito il suo invito all'azione. Vorrei concentrarmi su due aree prioritarie. In primo luogo, colmare il divario di innovazione con altre grandi economie. L'analisi di Draghi è molto chiara sul motivo per cui stiamo perdendo terreno, soprattutto per quanto riguarda le innovazioni digitali rivoluzionarie. Troppe delle nostre aziende innovative devono rivolgersi agli Stati Uniti o all'Asia per finanziare la loro espansione. Mentre 300 miliardi di euro di risparmi delle famiglie europee vengono investiti nei mercati esteri ogni anno e nel nostro mercato unico esistono ancora troppe barriere, che impediscono alle nostre aziende di espandersi oltre confine. Ecco perché abbiamo proposto un'unione di risparmio e investimenti. Dobbiamo abbassare le barriere che impediscono alle aziende di crescere oltre confine e proporremo una nuova spinta per completare il nostro mercato unico, ridurre gli oneri di rendicontazione in settori come la finanza e il digitale. E questa è la direzione da seguire per rafforzare la nostra competitività.

Ma vediamo anche che un governo nella nostra Unione sta andando esattamente nella direzione opposta, allontanandosi dal mercato unico. Ho ascoltato molto attentamente oggi. Come può un governo attrarre più investimenti europei se allo stesso tempo discrimina le aziende europee tassandole più di altre? Come può attrarre più aziende se allo stesso tempo impone restrizioni all'esportazione da un giorno all'altro? E come può un governo essere affidabile dalle aziende europee se le prende di mira con ispezioni arbitrarie, blocca i loro permessi, se gli appalti pubblici vanno principalmente a un piccolo gruppo di beneficiari? Ciò crea incertezza e mina la fiducia degli investitori. E tutto questo in un momento in cui il PIL pro capite dell'Ungheria è stato superato dai suoi vicini dell'Europa centrale. L'Ungheria è al centro dell'Europa e dovrebbe essere al centro della nostra economia. Il popolo ungherese dovrebbe godere di tutti i vantaggi del nostro mercato unico.

In secondo luogo, il rapporto Draghi chiede un piano congiunto per la decarbonizzazione e la crescita. Vorrei rivolgermi a coloro che ancora pensano che dovremmo attenerci ai combustibili fossili russi sporchi. Solo pochi giorni dopo che i carri armati russi sono entrati in Ucraina, i leader europei si sono riuniti a Versailles e tutti e 27, tutti e 27, hanno concordato di diversificare il prima possibile dai combustibili fossili russi. Quindi, a che punto siamo con quell'impegno 1.000 giorni dopo? L'Europa si è davvero diversificata. Abbiamo costruito infrastrutture e nuovi legami con partner affidabili. Abbiamo investito in energia pulita ed economica prodotta in Europa e con successo: nella prima metà dell'anno, il 50% di tutta la nostra produzione di elettricità proveniva da fonti rinnovabili, coltivate in patria, dalla nostra energia, da buoni posti di lavoro in Europa e non in Russia.

Ma non tutti hanno agito in base agli impegni di Versailles. Invece di cercare fonti alternative, uno Stato membro in particolare ha semplicemente cercato modi alternativi per acquistare combustibili fossili dalla Russia. La Russia ha dimostrato più e più volte di non essere un fornitore affidabile. Non ci possono essere più scuse. Chiunque voglia prima di tutto la sicurezza energetica europea deve contribuire. Questa è la strada che dobbiamo percorrere.

Onorevoli membri, infine, sulla migrazione. Tutti capiscono che la migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea. Ed è per questo che il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo. E ora dobbiamo attuarlo. Stiamo già esaminando gli Stati membri, compresi quelli alle frontiere esterne della nostra Unione, per aiutarli a gestire la nostra frontiera comune.

Primo ministro, ho sentito le sue parole nel fine settimana. Ha detto che l'Ungheria sta "proteggendo i suoi confini" e che "i criminali vengono rinchiusi" in Ungheria. Mi chiedo solo come questa affermazione si adatti al fatto che, l'anno scorso, le sue autorità hanno rilasciato dalla prigione trafficanti e contrabbandieri condannati prima che scontassero la loro pena. Questa non è lotta all'immigrazione illegale in Europa. Questo non significa proteggere la nostra Unione. È solo buttare i problemi oltre la recinzione del vicino.

Vogliamo tutti proteggere meglio i nostri confini esterni, ma avremo successo solo se lavoreremo insieme contro la criminalità organizzata e mostreremo solidarietà tra di noi. E parlando di chi far entrare, come è possibile che il governo ungherese inviti cittadini russi nella nostra Unione senza ulteriori controlli di sicurezza? Ciò rende il nuovo sistema di visti ungherese un rischio per la sicurezza, non solo per l'Ungheria ma per tutti gli Stati membri. E come è possibile che il governo ungherese consenta alla polizia cinese di operare nel suo territorio? Questo non significa difendere la sovranità dell'Europa. Questa è una porta secondaria per l'interferenza straniera.

Sì, dobbiamo rafforzare Frontex. Sì, dobbiamo finalizzare la legislazione anti-contrabbando, rafforzare Europol, attuare il patto nella sua interezza, ma questo può essere ottenuto solo con una maggiore cooperazione europea, non con una minore. E naturalmente, nel pieno rispetto del nostro Stato di diritto e dei nostri valori fondamentali.

Onorevoli membri, questa è la seconda volta che l'Ungheria assume la presidenza del Consiglio. La prima volta è stata nel 2011, e in quell'occasione il Primo Ministro Orbán ha detto, e cito, "Seguiremo le orme dei rivoluzionari del 1956 e intendiamo servire la causa dell'unità europea. L'Europa deve restare unita per mantenere la sua posizione". Penso che siamo tutti d'accordo: l'Europa deve restare unita. Questo era vero allora e lo è ancora oggi.

Quindi lasciatemi concludere rivolgendomi al popolo ungherese: siamo una famiglia. La vostra storia è la nostra storia. Il vostro futuro è il nostro futuro. 10 milioni di ungheresi sono 10 milioni di buone ragioni per continuare a plasmare il nostro futuro insieme.

Grazie e lunga vita all'Europa.

[7]