Testata

C19/N – RU→UKR/NNN – Elezioni negli Stati Uniti d'America




Dettaglio del titolo dell'ANSA [3].




Dettaglio del titolo di Rai News [4].




Dettaglio del titolo di Scenari Economici [12].



Notizie, e Qualche numero

di Marco Poli


Per mesi, il mainstream ci ha raccontato la grande menzogna secondo la quale la vice-presidente in carica e candidata dem* alla presidenza Kamala Harris [1][2] sarebbe stata in netto vantaggio nei sondaggi.
I titoli dei quotidiani venduti si sono sprecati, propaganda sfacciata e numeri dati a cazzo.
Poi, la Realtà Concreta si è fatta avanti e questo è il risultato :


Usa 2024, Trump stravince e torna al potere: 'Fermerò le guerre'

Il 47mo presidente: 'Abbiamo fatto la storia, l'ha voluto Dio'. Harris si congratula col tycoon e ai sostenitori dice: 'Accetto la sconfitta ma non la fine della lotta per la nostra libertà'

[3]


Le prime novità :


La nuova Casa Bianca

Anche Musk alla telefonata Trump-Zelensky. Presidente non più perseguibile per assalto Capitol Hill

Il neo presidente eletto prepara la squadra. Susie Wiles guiderà lo staff alla Casa Bianca. I Repubblicani conquistano il Senato e forse la Camera. Come da prassi del Dipartimento di giustizia stop al processo su Capitol Hill

[4]


1

Probabilmente Trump potrà contare sulla maggioranza di Camera e Senato, oltre alla maggioranza dei Governatori e dei giudici della Corte Suprema federale, in quello che qualcuno ha definito ( esageratamente ) Potere assoluto. Ovviamente, i commentatori ufficiali non considerano il backstage della baracca politicante, che è il luogo in si spendono le parole che contano e si prendono le decisioni che contano.
Al momento in cui scrivo, questi sono i numeri ufficiali [5]:

Presidenza

● Donald Trump, 74.650.754 voti, 50,5%, 312 elettori;
● Kamala Harris, 70.916.946 voti, 47,9%, 226 elettori.

Senato

● Partito Repubblicano, 53 senatori;
● Partito Democratico, 46 senatori.

Resta da proclamare solo 1 seggio dell'Arizona ( il candidato dem* è in vantaggio ), quindi l'elefantino ha già conquistato la netta maggioranza della camera alta ( 50 ).

Camera

● Partito Repubblicano, 213 deputati;
● Partito Democratico, 202 deputati.

Restano ancora da proclamare ben 20 seggi, ma l'elefantino dovrebbe raggiungere la maggioranza anche nella camera bassa ( 218 ).

Governi statali

● Partito Repubblicano, 27 governatori;
● Partito Democratico, 23 governatori.

In 11 Stati si è votato anche per il Governatore, l'elefantino ha conquistato 8 poltrone e il somaro solo 3.

1.1

Nell'elezione del Presidente, gli Stati più favorevoli a Trump sono stati i seguenti [5]:

● Nebraska CD3, +54%;
● Wyoming, +46%;
● West Virginia, +42%;
● Idaho, +37%;
● North Dakota, +37%;
● Oklahoma, +34%;
● Alabama, +31%;
● Arkansas, +31%;
● Kentucky, +31%;
● Tennessee, +30%;
● ...

Lo Stato del Nebraska ha suddiviso il territorio amministrato in 3 collegi elettorali ( Congressional District ).

Gli Stati più favorevoli ad Harris sono stati i seguenti [5]:

● District of Columbia, +86%;
● Vermont, +32%;
● Maryland, +26%;
● Massachusetts, +25%;
● Hawaii, +23%;
● Maine CD 1, +21%;
● Washington, +19%;
● Connecticut, +15%;
● Delaware, +15%;
● Rhode Island, +14%;
● ...

Il District of Columbia è il distretto federale che coincide con la città di Washington, capitale degli USA, e non è casuale che sia una roccaforte dei dem* [5]:

● Kamala Harris, 286.787, 92,5%;
● Donald Trump, 20.659, 6,7%;
● Robert Kennedy, 2.726, 0,9%.

Non è da confondere con lo Stato di Washington nel nord-ovest del Paese, che ha come capoluogo Olympia e come città più nota Seattle.
Lo Stato del Maine ha suddiviso il territorio amministrato in 2 collegi elettorali ( Congressional District ).

1.2

A margine della competizione principale, erano in corsa anche alcuni candidati indipendenti e di partiti terzi.
Tra questi, evidenzio Robert Francis Kennedy Jr. [6][7], figlio di Bob e nipote di John ( JFK ), avvocato e politico di origini irlandesi e cattolico che si è occupato per decenni di diritti umani e cause ambientaliste ante-Greta. E' presidente dell'organizzazione non-profit Children’s Health Defense ( difesa della salute dei bambini )[8] e durante la pandemia bio-mediatica di Covid-19 ha duramente criticato Big Pharma, la campagna vaccinale e le coercizioni delle libertà individuali e collettive agite contro i no-vax e l'intera popolazione, venendo così attaccato dalle testate mainstream e censurato dai social media ''democratici''.
All'inizio della campagna elettorale si era candidato alle primarie del Partito Democratico ma, stanti i numerosi punti di disaccordo e l'insufficiente supporto della base, ha deciso di correre come indipendente [9].
Successivamente si è avvicinato a Donald Trump, e ha deciso di ritirare il suo nome negli Stati incerti chiedendo ai suoi sostenitori di votare per il tycoon [10].
Il suo risultato personale [11]:

Presidenza

● Robert F. Kennedy Jr., 676.502 voti, 0,5%, 0 elettori.

Per il supporto dato, si è parlato di un incarico importante nella Sanità statunitense in caso di vittoria di Trump.
Le speranze sono alte :


Robert F. Kennedy Jr vuole licenziare una bella fetta della FDA

Kennedy ha espresso l’intenzione di fare piazza pulita della corruzione alla FDA, oltre che riportare la responsabilità delle case farmaceutiche sui vaccini e sui loro prodotti. Per ora gode della fiducia di Trump. Ne vedremo delle belle.

[12]

RU→UKR/NNN – Elezioni e referendum in Moldavia



Notizie, e Qualche numero

di Marco Poli


La Repubblica di Moldavia – Moldova in lingua rumena – sovrintende parte della regione storica rumena detta anche Bessarabia nella topografia occidentale, ed è un Paese ex-sovietico che dopo il crollo dell'URSS ha subito un'emorragia demografica pari al 43,8%: dai 4.359.000 residenti del 1990 [1] ai 2.448.000 censiti nel 2024 [2].
I moldavi che vivono e lavorano all'estero sono stimati tra 1.110.000 e 1.250.000 circa [3], di cui 110mila circa risiedono legalmente in Italia [4].

Recentemente, vi è andata in scena la farsa detta ''democrazia occidentale'' con una doppia votazione che ha avuto retroscena torbidi.

1

Il 20 ottobre, i cittadini residenti nel Paese e una parte di quelli all'estero hanno potuto votare il referendum sull'adesione all'Unione Europea, consistente nel consenso alla nota modifica costituzionale che permetterebbe il trasferimento di parte della sovranità nazionale al superorganismo burocratico dipendente dagli anglosassoni e impalcato a Bruxelles, Strasburgo, e altri luoghi.

Come accade in molti Paesi europei, un'ampia parte della popolazione non ha più fiducia nella politica, e solo la metà dei cittadini ha esercitato il proprio diritto : ha votato solo il 50,72% – 1.531.392 su 3.020.814 – comunque sopra il quorum che era posto al 33,33% cioè era sufficiente che votasse 1 cittadino su 3 perché il referendum fosse validato [5].
Il risultato è stato il seguente [5]:

● Sì, 749.719, 50,35%;
● No, 739.155, 49,65%.

1.1

All'interno della regione sottoposta de jure all'amministrazione di Kishinjov ( Кишинёв, trasl. anche Kishinev; nome rumeno : Chișinău, trasl. Chisinau ), vi sono almeno due situazioni particolari :

● la Repubblica Moldava della Transnistria ( Приднестровская Молдавская Республика ) amministra il territorio oltre il fiume Nistro, e si è proclamata indipendente all'inizio del 1990 mentre l'Unione Sovietica agonizzava e il movimento nazionalista spingeva all'emarginazione i gruppi etnici minoritari, tra cui i russi e altri slavi [6];
conseguentemente, iniziò una guerra che durò dal marzo al luglio del 1992, e venne risolta dall'intervento della 14° Armata comandata dal generale Alexander Lebed' ( Александр Иванович Лебедь )[7];
la Transnistria conta circa 450mila abitanti, di cui circa 130mila vivono nella capitale Tiraspol' ( Тирасполь );

● la Gagauzija ( Гагаузия, trasl. anche Gagausia; nome gagauso : Gagauz Yeri, cirillico Гагауз Ери; nome rumeno : Găgăuzia ), è una regione autonoma nel sud della Moldavia, a ridosso del Budzhak ( Буджак; pron. ''bugiac'', trasl. anche Budjak, Budžak; regione amministrata da Kiev, sita nell'oblast' di Odessa ), abitata principalmente da un gruppo etnico di origine turca e di religione cristiana ortodossa le cui origini non sono tutt'ora chiarite dagli storici, e la popolazione conta circa 130mila abitanti;
lo statuto è stato promulgato nel 1994, in accordo con lo Stato moldavo; nel 2014 vennero promossi due referendum, sull'adesione della regione all'Unione doganale di Russia, Bielorussia, e Kazakhstan, e sull'indipendenza da Kishinjov in caso di entrata della Moldavia nell'Unione Europea, entrambi votati favorevolmente dalla maggioranza dei cittadini non considerati illegali dallo Stato moldavo [8][9].

Nella Transnistria sono stati pochi i cittadini che hanno votato il referendum ( appena 15.526 ) e si sono espressi nettamente per il No ( più di due elettori su tre )[10]:

● Sì, 4.816, 31,02%;
● No, 10.710, 68,98%.

Nella Gaguzija c'è stata una maggiore affluenza in linea con la media del Paese ( 57.847 voti ), ed un plebiscito per il No [10]:

● Sì, 2.985, 5,16%;
● No, 54.862, 94,84%.

2

Il 20 ottobre, i cittadini residenti nel Paese e una parte di quelli all'estero hanno potuto anche votare il Presidente della Repubblica.
I principali candidati erano :

● Maia Sandu [11][12], bimba di Schwab { [13][14][15][16]... } e presidente in carica, filo-UE e filo-NATO, con master in Economia ad Harvard e un periodo lavorativo come consigliere della Banca Mondiale, lesbica [17] sostenitrice delle leggi pro-LGBTQ+ [18], ha sospinto il Sì nel referendum sull'adesione alla maledetta UE e sé stessa associando l'elezione presidenziale nella stessa data;

● Alexander Stojanoglo ( Александр Дмитриевич Стояногло; nome rumeno : Alexandr Stoianoglo )[19][20], giurista gagauzo e filo-russo, già deputato e Procuratore generale della Moldavia dal 2019 al 2023, quando è stato accusato di corruzione ed è stato sollevato dall'incarico dalla Sandu ma senza avere un equo processo ed ottenendo successivamente un risarcimento pecuniario [21].

Nel primo turno ( 20 ottobre ) nessun candidato ha superato il 50% dei voti [22]:

● Maia Sandu, 656.852, 42,49%;
● Alexander Stoianoglo, 401.215, 25,95%.

Nel secondo turno ( 3 novembre ), è stata confermata la prima posizione di Maia Sandu nonostante Stoianoglo abbia beneficiato dei voti dei candidati minori che erano quasi tutti filo-russi [22]:

● Maia Sandu, 930.238, 55,35%;
● Alexander Stoianoglo, 750.370, 44,65%.

La ''lesbica da combattimento'' potrà continuare a sedere sulla poltrona del primo cittadino del piccolo Paese, e la sua vittoria è stata riconosciuta dall'avversario [23].