Già visto
Aziende multinazionali ed imperi sovranazionali conducono esperimenti genetici e/o virali in alcune zone del mondo (in questa storia è il Vietnam della guerra - ma anche le cittadine di Hope nell'Idaho e Springfield nel continente antartico) fino ad un paio di eventi che mandano in crisi il Sistema : sfuggono alle regole il genetista Alex Mercer e la cavia Lizzie Green ... scoppia un bel casino a NYC, che il generale Randall (veterano di molte esperienze con i mutati) cerca di sedare con i poteri illimitati conferitegli dalla Casa Bianca.
Due detective della Polizia cercano di fare luce sulla situazione, mentre aree della metropoli vengono sigillate dall'esercito (per motivi sanitari) che instaura la legge marziale ...
E' un ottimo lavoro dei narratori Justin Gray e Jimmy Palmiotti (dialoghi non stupidi e tempi serrati) e del team di disegnatori (Darick Robertson e Matt Jacobs alle matite-china, Wes Hartman ai colori e lettering italiano di Tatiana Bonora) ma è l'ennesimo sul genere multinazionali-e-mutazioni che ha avuto capolavori nei fumetti e nei videogiochi (più film) come “Arms” e “Resident Evil”.
E' buona l'integrazione con il videogioco : gli utenti si sono fatti più scaltri ed esigenti ... di trasposizioni alla lettera da un media all'altro (ma insoddisfacenti : diverso il formato di comunicazione e molto facile ridurre l'opera originale ... con risultati spesso pessimi : quante volte siete rimasti delusi da un vostro libro di culto rappresentato sul grande schermo ?) si sono rotti i coglioni ...
Prendo nota - con soddisfazione - dell'ennesimo tassello di un'inversione di tendenza : fino a non molto tempo fa erano gli autori di vg che scopiazzavano le sceneggiature cinematografiche, ma è da un pezzo che la trasfusione di idee avviene anche nel senso inverso. E le factory del videoludico assoldano ottimi scrittori a intelaiare le storie sempre più complesse e articolate che tramano i loro prodotti.
Questo fumetto è in parte il prequel dell'esperienza interattiva, ma è indipendente da quella e può essere letto da un neofita dell'ambientazione : a parere mio i 3 € cad. per 56 pag. sono soldi spesi bene.
Ora : il soggetto non è fresco ... la partita (se durerà e verrà ricordato come un caposaldo del genere meta-mediale) si giocherà sul dettagliamento del mondo distopico e di una New York (per l'ennesima volta) stravolta dagli eventi.
Parole
“Il mondo è pieno di gente che si lamenta.
Ma il fatto è che non ci viene assicurato proprio niente. Non appena nasci ti dicono che stai morendo e, fino a quando non succede, devi combattere solo per restare sano di mente”.
[ da “Prototype # 2” (Panini Comics - collana Mix, 2009) ]
Link
Prototype (videogame) = scheda in wikipedia [ eng ]
Aziende multinazionali ed imperi sovranazionali conducono esperimenti genetici e/o virali in alcune zone del mondo (in questa storia è il Vietnam della guerra - ma anche le cittadine di Hope nell'Idaho e Springfield nel continente antartico) fino ad un paio di eventi che mandano in crisi il Sistema : sfuggono alle regole il genetista Alex Mercer e la cavia Lizzie Green ... scoppia un bel casino a NYC, che il generale Randall (veterano di molte esperienze con i mutati) cerca di sedare con i poteri illimitati conferitegli dalla Casa Bianca.
Due detective della Polizia cercano di fare luce sulla situazione, mentre aree della metropoli vengono sigillate dall'esercito (per motivi sanitari) che instaura la legge marziale ...
E' un ottimo lavoro dei narratori Justin Gray e Jimmy Palmiotti (dialoghi non stupidi e tempi serrati) e del team di disegnatori (Darick Robertson e Matt Jacobs alle matite-china, Wes Hartman ai colori e lettering italiano di Tatiana Bonora) ma è l'ennesimo sul genere multinazionali-e-mutazioni che ha avuto capolavori nei fumetti e nei videogiochi (più film) come “Arms” e “Resident Evil”.
E' buona l'integrazione con il videogioco : gli utenti si sono fatti più scaltri ed esigenti ... di trasposizioni alla lettera da un media all'altro (ma insoddisfacenti : diverso il formato di comunicazione e molto facile ridurre l'opera originale ... con risultati spesso pessimi : quante volte siete rimasti delusi da un vostro libro di culto rappresentato sul grande schermo ?) si sono rotti i coglioni ...
Prendo nota - con soddisfazione - dell'ennesimo tassello di un'inversione di tendenza : fino a non molto tempo fa erano gli autori di vg che scopiazzavano le sceneggiature cinematografiche, ma è da un pezzo che la trasfusione di idee avviene anche nel senso inverso. E le factory del videoludico assoldano ottimi scrittori a intelaiare le storie sempre più complesse e articolate che tramano i loro prodotti.
Questo fumetto è in parte il prequel dell'esperienza interattiva, ma è indipendente da quella e può essere letto da un neofita dell'ambientazione : a parere mio i 3 € cad. per 56 pag. sono soldi spesi bene.
Ora : il soggetto non è fresco ... la partita (se durerà e verrà ricordato come un caposaldo del genere meta-mediale) si giocherà sul dettagliamento del mondo distopico e di una New York (per l'ennesima volta) stravolta dagli eventi.
Parole
“Il mondo è pieno di gente che si lamenta.
Ma il fatto è che non ci viene assicurato proprio niente. Non appena nasci ti dicono che stai morendo e, fino a quando non succede, devi combattere solo per restare sano di mente”.
[ da “Prototype # 2” (Panini Comics - collana Mix, 2009) ]
Link
Prototype (videogame) = scheda in wikipedia [ eng ]