28 giugno 201810:00 Nuova direttiva Ue sul copyright: Di Maio contrario, per Tajani necessaria "per garantire libertà di espressione" Con le nuove norme i colossi di Internet come Google, Facebook e YouTube dovrebbero pagare i diritti dʼautore per i contenuti diffusi sulle loro piattaforme [ ... ] La proposta di direttiva (che sarà votata in aula il 5 luglio) prevede in particolare due disposizioni che hanno suscitato molte reazioni: la prima considera lo snippet di un articolo, ovvero la pubblicazione di un link con una breve anteprima, una forma di utilizzo dei diritti d'autore, che necessita quindi dell'autorizzazione e del compenso all'editore; la seconda individua nei soggetti che consentono questa pubblicazione, ovvero grandi piattaforme come Facebook o YouTube, i responsabili della pubblicazione stessa. E che quindi questi debbano dotarsi di filtri che riconoscano e blocchino eventuali violazioni del diritto d'autore. [ ... ]. |
Tgcom24 |
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Ci provarono diversi governi nella “Italia” [ 1 , 2 , 3 ... ] ed è la volta della burocrazia UE.
Per un verso, la nuova Proposta di direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale dell'Unione Europea [ 4 ] che è stata approvata il 20 giugno dalla commissione giuridica [ 5 ] e verrà votata dopodomani dal Parlamento di Strasburgo, è l'ennesimo capitolo della guerra commerciale con i colossi del www ( che risiedono quasi tutti negli Usa ).
Ma gli articoli 11 e 13 stritoleranno tutti i siti che, attraverso la rete sociale, condividono contenuti ( testuali, visuali ) anche parziali da pubblicazioni cartacee oppure digitali ( come l'Orlodelboccale che state leggendo, allocato sui server di Google ). Non sarà, insomma, una mera faccenda di meme [ 6 ] come asserito da qualcuno [ 7 ].
Anche chi, come me, non trae alcun beneficio economico da quest'attività diaristica, dovrà pagare qualcosa di simile a un contributo SIAE.
O, meglio, sarà la società ospitante il blog che pagherà dazio all'UE, e quindi si rifarà in qualche modo sull'utente che in qualità di redattore del proprio spazio on-line ( ri-)pubblicherà e linkerà contenuti – anche parziali ! – dalle testate giornalistiche registrate.
L'ANSA e le altre agenzie di stampa sono – come si può facilmente immaginare – d'accordo con l'intenzione legislativa : [ 8 ].
E il dispositivo che verrà votato è più restrittivo della bozza che venne commentata da il Sole 24 Ore nel dicembre scorso [ 9 ].
L'esito di questa guerra, potrebbe essere la decimazione della blogosfera e del web sociale : solo LOLcat ( i gatti fotografati nelle peripezie e nelle espressioni buffe ) dopo. Forse, nemmeno quelli [ 10 ].
E, guardate il “caso”, tale provvedimento liberticida arriva a maturazione nel momento in cui partiti e movimenti cosiddetti “populisti” stanno conquistando i parlamenti europei occidentali, anche grazie alla circolazione delle idee nella rete.
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Claudio Messora aveva suonato l'allarme sul suo video-blog ByoBlu spiegando bene sia la genesi del provvedimento che i primi effetti pratici [ 11 ], Marcello Foa aveva commentato sul suo blog Il Cuore del Mondo [ 12 ] e Maurizio Blondet ancora su ByoBlu [ 13 ] qualche giorno fa.
Ne avevo accennato sulla mia bacheca faccialibresca ma senza ottenere un feedback significativo, che la ggente è tanto impegnata con il mondiale pallonaro e con il mare.
Certo, è possibile firmare la petizione on-line che sarà presentata ai parlamentari “italiani” : [ 14 ].
Ma quello che possono fare in un paio di settimane di tempo disponibile un titolato blogger, un titolato giornalista, oppure un singolo utente-e-blogger ( ma pure tanti ) è comunque poco.
Ci hanno pensato gli admin di Wikipedia [ 15 ] – l'enciclopedia gratuita e letta da parecchi milioni di utenti al giorno, quinto sito più frequentato al mondo ( sesto negli Usa ) secondo Alexa [ 16 ] – a dare uno strattone forte e deciso che senz'altro colpirà l'attenzione degli utenti :
Wikipedia:Comunicato 3 luglio 2018 Cara lettrice, caro lettore, Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l'approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet. Anziché aggiornare le leggi sul diritto d'autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell'informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all'accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere. La proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee (qui), 169 accademici (qui), 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica (qui) e di Wikimedia Foundation (qui). Per questi motivi, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell'enciclopedia. Vogliamo poter continuare a offrire un'enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l'attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall'abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l'estensione della libertà di panorama a tutta l'UE e la protezione del pubblico dominio. [ ... ] |
Dalla mezzanotte, non è più possibile accedere alla enciclopedia gratuita on-line.
{ qui la snappata della pagina : [ 17 ] }.
2018 – 07 – 04
Precisazione : la Wikipedia interrotta è solo quella in lingua italiana, le altre principali ( inglese, francese, russo, cinese ... ) mi sembrano regolarmente consultabili.
{ complimenti per il menefreghismo }.
2018 – 07 – 05
La direttiva è stata bocciata, così com'è, e verrà ridiscussa a settembre : [ 18 ]. Wikipedia ITA è di nuovo accessibile : [ 19 ].
[ ... ]
Non conoscevo la questione, grazie per averlo spiegato!
RispondiEliminaPrego !
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